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giovedì 15 aprile 2010

PER AVER SERVITO UN'IDEA - DESIO

In occasione del 25 Aprile gli Scotchattori, in collaborazione con l'Associazione culturale Fanteatro, propongono uno spettacolo sulla Resistenza:

PER AVER SERVITO UN’IDEA

LETTERE DI CONDANNATI A MORTE DELLA RESISTENZA

Cosa significa, oggi, a più di sessant’anni da quegli avvenimenti, ricordare la resistenza? Come è possibile onorare il periodo storico che ha permesso all’Italia di liberarsi dal nazifascismo e porre le basi del vivere democratico senza risultare né troppo pedanti né banali portatori di una celebrazione fine a se stessa?

Innanzitutto, con l’ascolto. La distanza che ci separa da quei fatti così lontani e la lontananza dei singolo dalla Storia può essere annullata grazie alla simultaneità del teatro, al potere della parola: tre giovani interpreti, più un chitarrista, prestano il loro corpo e la loro voce per far parlare chi la Resistenza l’ha fatta in prima persona, ed ha lasciato una testimonianza viva di quei momenti.

Ecco allora che i 3 attori, anche attraverso alcuni movimenti scenici, si immedesimano nei condannati a morte della Resistenza Italiana, leggendo ed interpretando le lettere scritte da essi, accompagnati da un sottofondo musicale e da vere e proprie canzoni partigiane eseguite da un chitarrista.

Attraverso queste lettere si scopre il volto umano della guerra di liberazione: a fare la Storia, in quegli anni, sono stati uomini e donne, ragazzi e ragazze in carne ed ossa, come noi; nella banalità di alcune lettere, in cui il pensiero, nell’estremo saluto, va alla madre, ai figli, ai fidanzati, scopriamo la vicinanza dei partigiani a noi, ne sveliamo il loro carattere umano attraverso l’universalità del dolore e della morte.

Ma questo ci consente anche di capire meglio cosa è significato, per queste tante persone, scegliere di schierarsi contro la barbarie nazifascista, di lottare per il bene della propria Patria: questi uomini hanno deciso di lasciare tutto, di abbandonare gli affetti più privati, per servire un’idea, convinti che soltanto con l’agire in prima persona le cose potessero davvero cambiare e si potesse aprire una nuova era, libera e felice.

Queste persone hanno scelto, si sono schierate perché, come ci ricorda Gramsci, “chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano”, hanno posto i loro sogni, la loro fede, i loro ideali, prima di tutto ed hanno deciso di combattere per realizzarli, spingendosi fino alle conclusioni estreme. Le donne e gli uomini la cui voce riecheggia nella lettura di queste lettere, sono morti proprio per questo: per aver servito un’idea.


MERCOLEDI' 21 APRILE 2010

PER AVER SERVITO UN'IDEA

CASA DEL POPOLO
Via Fratelli Cervi, Desio
Ore 21,00

Ecco il volantino della serata (che potete scaricare qui):

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